Progetto di restauro della cassa contenitiva lignea dell'organo con prospetto e balaustra sito nella Parrocchia del Carmine di Conversano a cura della restauratrice Dott.ssa ELISABETTA LONGO

BALAUSTRA

BALAUSTRA

CARATTERISTICHE TECNICHE

 Collocazione dell’organo : sul lato sinistro dell’altare maggiore in posizione sopraelevata,

all’interno  dell’arcata del matroneo dove si trova la balaustra della cantoria

elenco delle parti lignee dell’organo: basamento, cassa, prospetto decorato

a)   modulo superiore (cassa): alt.max  1,80; largh 1,40; prof. 0,60

b)   modulo inferiore (basamento): alt.max  1,00; largh 1,40; prof. 0,70

c)   balaustra lignea : alt.max  1,10; largh 2,20

Tecnica esecutiva prospetto dell’organo e balaustra lignea: finto marmo a  tempera (evidenziato da cadute dello scialbo) e dorature con foglia d’argento meccato.

DESCRIZIONE DEL MANUFATTO

La cassa contenitiva di apparente fattura tardo-settecentesca è divisa in due moduli, almeno originariamente separabili, contenenti, il superiore la fonica, l’inferiore la manticeria, secondo lo schema classico di scuola napoletana. Modulo superiore dalle linee estremamente semplici ma eleganti; privo di particolari decorazioni scultoree e, attualmente, anche pittoriche.

Il modulo inferiore appare in modo evidente quasi completamente ricostruito in epoca alquanto recente, tipo fine XIX sec. – inizi XX. Consistente in poco più che un semplice, sebbene robusto telaio; attualmente privo di pannelleria di chiusura.

Il prospetto decorato è ripartito in tre campate di cui la maggiore in posizione centrale.

STATO DI CONSERVAZIONE

 Lo strumento, di pregevole fattura e indubbio interesse storico-artistico, è attribuibile all’ambito stilistico della scuola napoletana (probabile autore pugliese). Sul retro della cassa si trova un’iscrizione a tempera recante 1793, molto probabilmente non ascrivibile allo strumento, quanto piuttosto ad un possibile intervento di restauro effettuato sulla cassa in quella data.

In generale le parti lignee presentano dissesti statici, sconnessioni, cedimenti, distacco di modanature ed elementi lignei di cui occorrerà eseguire una attenta revisione anche attraverso la presenza di un falegname qual’ora concordemente con le Parti interessate e competenti, si decida per il rifacimento dei pannelli presenti (sebbene non si escluda l’ipotesi di lasciare il telaio del modulo inferiore secondo lo stato attuale, cioè privo di pennellatura)

Il supporto ligneo presenta inoltre decoesione per la presenza di attacchi entomatici da insetti.

Per quel che riguarda lo stato di conservazione degli strati preparatori e pittorici del prospetto decorato, si segnala la presenza di lacune (modanature meccate) e ridipinture bianche delle antine al di sotto delle quali dovrà essere accertata in corso d’opera la presenza di tracce di policromia originale (marmorizzazioni) eseguite a tempera.

Ciò posto, e stante questa situazione, in corso di eventuale restauro, sarà necessario decidere caso per caso, in base a quanto emerge nel corso dei lavori. Pertanto, il progetto sotto riportato, oltre a esplicitare ovviamente i criteri metodologici da adottare, è suscettibile di modifiche in base alle considerazioni di cui sopra.

PROGETTO DI RESTAURO CON INDICAZONE DELLE OPERAZIONI DA EFFETTUARE

Smontaggio completo dell'organo, eccettuati gli elementi della cassa.

Rimozione di depositi superficiali incoerenti e detriti con pennellesse e aspiratori.

Trattamento antitarlo su tutte le parti lignee, da eseguirsi per impregnazione e per successive infiltrazioni, con prodotti biocida a base di permetrina, ad alto potere penetrante e composizione ecologicamente compatibile.

Rimozione chimico-meccanica di strati di ridipintura con l'ausilio di bisturi, previa applicazione di solventi organici e/o soluzioni lievemente basiche a tampone o mediante  Kleanex;

rimozione di protettivi e ravvivanti impiegati nel passato e/o porporine mediante applicazione di solventi organici dalle superfici meccate e/o dorate a tamponcino.

Pulitura accurata di tutte le superfici sia esterne che interne; consolidamento del legno di cassa e basamento in presenza di decoesione dovuta alla presenza di insetti xilofagi, da eseguirsi a pennello e a siringa con resina acrilica Paraloid B72 a concentrazioni crescenti in solventi organici e consolidamento e reintegro di tutti gli elementi lesionati o mancanti, con l’intervento di falegnameria se necessario.

Stuccatura delle lacune degli strati preparatori delle superfici decorate e dorate e successiva rasatura.

Presentazione estetica delle superfici dorate mediante reintegrazione delle lacune con tecnica riconoscibile e delle abrasioni con velature ad acquarello secondo indicazioni della direzione dei lavori.

Verniciatura delle superfici da effettuarsi a tampone in corso d'opera e finale a spruzzo con finalità di protezione e ristabilimento del corretto indice di rifrazione con vernice Retoucher Lefranc & Bourgeois.

Revisione dopo il rimontaggio dello strumento.

Inoltre, tutte le fasi del restauro, dallo smontaggio dello strumento in sede, al rimontaggio finale, insieme a tutte le operazioni svolte sulla cassa, saranno accompagnate da documentazione fotografica e relazione finale scritta sul complesso dei lavori.

CASSA E BALAUSTRA

CASSA E BALAUSTRA

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